L’associazione Legambiente ha pubblicato il “Rapporto Pendolaria 2015” dedicato al panorama ferroviario italiano. Il rapporto delinea senza mezzi termini una rete ferroviaria frastagliata e segnata da profonde discrasie: quelle tra i treni ad alta velocità e di nuovissima generazione e gli ormai non conosciuti ai più, Intercity e treni a lunga percorrenza.

Pendolaria 2015 descrive la frattura che ogni giorno si consuma dinanzi agli occhi dei pendolari del Nord e del Sud Italia. Lo studio, di fatti, registra un’impennata senza precedenti dei collegamenti Roma-Milano (370% rispetto al 2007) e Salerno-Torino-Venezia coperti dall’alta velocità.
Per uno sguardo più approfondito, è possibile consultare il rapporto completo.
I tagli subiti dal trasporto pubblico regionale, tuttavia, non consentono ai tradizionali treni interregionali e a lunga percorrenza di competere con un’offerta sempre più variegata come quella proposta da Italo e le Frecce. Tempi di percorrenza ancora notevoli, drastica riduzione delle corse nelle tratte coperte dall’alta velocità e dei passeggeri si sommano ad un ulteriore disagio sperimentato dai chi viaggia al sud, dove i treni tradizionali sono assenti anche nelle tratte fuori dal circuito dell’alta velocità.

