Teorie, tecniche e strumenti per imparare a trasformare i rifiuti in oggetti di utilità quotidiana.

All’interno dell’ecobox Ambiente sono previste due attività:

  1. Laboratorio “Riciclo Creativo”
  2. Laboratorio “Autoproduzione detersivi e cosmetici”
Laboratorio ``Riciclo Creativo`` (Durata 2 ore)

Il laboratorio si inserisce fra le numerose iniziative che Legambiente ha messo in campo per sensibilizzare le comunità locali e nazionali sul tema della riduzione, differenziazione e riciclo dei rifiuti. Lo scopo è insegnare ai più giovani un rapporto diverso con i materiali comuni, rivoluzionare il concetto di “rifiuto” trasformandolo in quello di “risorsa”, guardando con nuovi occhi gli oggetti di uso quotidiano che, a volte, vengono cestinati senza un’opportuna riflessione.

Il principio delle 3R, ridurre, riutilizzare, riciclare, sintetizza una formula da applicare ai rifiuti per ridimensionarne l’impatto sull’ambiente, limitando sprechi di materie preziose, con un importante riflesso anche sul reddito dei consumatori.

Il laboratorio è suddiviso in due fasi. Un breve momento di introduzione sui temi del riciclo e sulle tecniche da utilizzare poi durante la parte pratica. Ci si focalizza su una nuova visione degli oggetti attraverso la creatività, suggerendo una metodologia di approccio, oltre esempi concreti sul “come fare”. Successivamente, i partecipanti, suddivisi in più gruppi per poter lavorare in maniera più agevole ed efficace, si cimentano sulla seconda delle 3R. E’ così che una bottiglia può diventare un mini orto, un contenitore o una decorazione, un barattolo può essere un porta candela o una scatola può diventare una cassettiera, vecchi giornali possono essere trasformati in uno scacciapensieri.

Ai partecipanti sono forniti tutti i materiali e le attrezzature per lo svolgimento delle attività. Nell’ambito del laboratorio, sono utilizzati oggetti di uso quotidiano quali bottiglie di plastica, barattoli d’alluminio, giornali e fogli di carta, indumenti di scarto, scatole, colla, tempere, utensili per il bricolage e tanta manualità.

 

Laboratorio ``Autoproduzione detersivi e cosmetici`` (Durata 2 ore)

L’utilizzo di detersivi per l’igiene degli ambienti e l’igiene personale è una pratica talmente consolidata da sembrare imprescindibile, pena la condanna alla convivenza con microbi e nemici invisibili. L’autoproduzione di detersivi e cosmetici rientra a pieno titolo tra gli strumenti per favorire la transizione dal nostro sistema economico “lineare” – dalla produzione al rifiuto – a un sistema economico “circolare”, pensato per potersi rigenerare da solo. La parola chiave è recupero: di olio vecchio, di contenitori in vetro e in plastica, di fondi di caffè, di tessuti e abiti dismessi, cartoncini, acqua di cottura della pasta, bucce di arancia e di limone ovvero di tutto quanto solitamente scartiamo; il metodo è quello della Tradizione, per imparare ad apprezzare il valore “ecologico” della nostra cultura contadina e in generale la necessità di recuperare parte del nostro patrimonio immateriale; lo scopo è ridurre il nostro impatto sull’ambiente e di diventare più gentili con noi stessi.

Il laboratorio si suddivide in due momenti. Durante il primo è previsto un breve excursus teorico sui dati relativi all’impatto ambientale dei prodotti chimici di utilizzo quotidiano e sulle proprietà di alcuni prodotti già nella disponibilità delle nostre case – es. l’olio di oliva per l’igiene personale e dell’aceto bianco per alcune mansioni domestiche, come il bucato. Nella parte pratica si passa alla produzione vera e propria, scegliendo tra le ricette disponibili. Per la raccolta di erbe aromatiche e/o materie prime utili all’attività sono previsti brevi percorsi nel Parco.

Tutto quanto realizzato resta ai partecipanti.

Ai partecipanti sono forniti tutti i materiali e le attrezzature per lo svolgimento delle attività: secchi di plastica, mestoli, minipimer, colino, bilancia, mascherine e guanti protettivi, fornello, taglieri, coltelli, pentole di acciaio, spremiagrumi, forbici, misurini, frullatore, termometri.

Potrebbero essere richiesti ai partecipanti gli strumenti per il packaging: formine di plastica di riutilizzo (vasetti da yogurt, portauova, etc.), contenitori di vetro di riutilizzo (bottiglie e vasetti), scatole delle merendine, cartoncini di recupero in generale, spago, tessuti dismessi, colori, vasetti di vetro puliti e muniti di coperchio, colori. In caso contrario sono messi a disposizione degli operatori che provvedono a sterilizzarli se recano residui alimentari.